Recensione: "Un uso qualunque di te" di Sara Rattaro

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Consiglio di Daniela Brivio
Un libro di Sara Rattaro

Eccomi di nuovo qua, stavolta per condividere con voi la recensione di un libro triste, triste, triste.


Una famiglia borghese apparentemente serena è quella formata da Viola, Carlo e dalla diciassettenne Luce: grandi occhi spalancati verso il futuro. Distratta madre e moglie, Viola coltiva mille dubbi sul suo presente e troppi rimpianti camuffati da consuetudini. Carlo, invece, è un marito presente e innamorato e la solidità del legame famigliare sembra dipendere soprattutto da lui. È quasi l'alba di una notte di fine primavera quando Viola riceve un messaggio da suo marito che le dice di correre in ospedale. Stava dormendo fuori casa e si deve rivestire in fretta, non c'è tempo per fare congetture, il cellulare ora è scarico e nel messaggio non si dice a quale ospedale debba andare né cosa sia successo. Una corsa disperata contro il tempo, i sensi di colpa e le inquietudini che da anni le vivono dentro. Fino al drammatico faccia a faccia con il chirurgo le cui parole porteranno a galla un segreto seppellito per anni e daranno una sterzata definitiva al corso della sua esistenza.


 
È da un po' che voglio leggere qualcosa della Rattaro, perciò quando sono incappata in questo libro formato super economico non ho resistito.
Per quanto non avessi aspettative specifiche su Un uso qualunque di te, sui blog che seguo ho letto spesso recensioni su questa autrice, per ho un'idea di quello che può essere il suo stile e soprattutto so che i suoi libri toccano sempre temi molto delicati. Anche questo, per quanto breve, non fa eccezione.
 
Un uso qualunque di te parla di una famiglia borghese all'apparenza perfetta ma che, pagina dopo pagina, rivela un'altra verità.
La storia inizia di notte e trova Viola, la protagonista, in un letto che non è il suo, accanto a un uomo che non è suo marito. Raggiunta da una chiamata, la donna viene avvertita che la figlia Luce è stata ricoverata in ospedale d'urgenza.
Così inizia un percorso a ritroso nella vita della donna che, come in un diario, racconta le tappe della sua esistenza, quasi a voler giustificare al lettore il suo comportamento.
 
Viola appare subito come una donna fragile e schiacciata dai sensi di colpa. Pur essendo sposata con Carlo, un uomo molto dolce e follemente innamorato, lei non solo non è soddisfatta, ma si sente profondamente infelice. Da qui i ripetuti tradimenti da cui poi scaturiscono i forti sensi di colpa verso il marito, ma anche verso Luce, la figlia, con cui non è mai stata molto presente.
 
Quando però la ragazza finisce in ospedale in gravissime condizioni, tutte le bugie nascoste per anni vengono alla luce; Carlo infatti sa che la moglie lo stava tradendo, ma viene ferito da una verità ben più grave che lo colpisce profondamente infrangendo ogni residua illusione.
La conclusione, estremamente drammatica e toccante, non sorprende dato il tono che caratterizza tutta la narrazione.
 
Se da un lato lo stile delle Rattaro mi ha colpita per la sua capacità di toccare le corde giuste suscitando forti emozioni nel lettore, dall'altra la natura della trama mi ha lasciata un po' perplessa. Infatti per quanto triste e drammatica sia la vicenda raccontata e delicati i temi affrontati, la storia non sembra molto verosimile. Un uso qualunque di te parla di una famiglia normale, eppure i vari membri sembrano personaggi stereotipati.
Da Viola, prigioniera di una vita che non ha scelto, ma a cui non a saputo opporsi, a Carlo, succube della propria madre, una donna invasiva che non ha mai accettato la nuora e non perde occasione per svilirla e attaccarla.
Quindi se da una parte lo stile dell'autrice non mi ha deluso, dall'altra la vicenda non è riuscita a coinvolgermi come avrei pensato, dato i temi affrontati.
 
Ciò nonostante Un uso qualunque di te si è rivelato una lettura scorrevole e intrigante, anche se profondamente triste (non solo per la sua conclusione, ma per il tono di tutta la narrazione).
Viola non mi ha suscitato nessun tipo di simpatia, neanche con quell'ultimo gesto che aveva il sapore del riscatto più che del sacrificio, perché fermandosi un attimo a pensare, quella vita da cui si sente schiacciata e da cui cerca di evadere attraverso le ripetute infedeltà, non è altro che il risultato delle sue scelte.
 
Per essere una delle prime opere della Rattaro Un uso qualunque di te mi ha colpito abbastanza da convincermi a leggere altro di questa autrice. Già da tempo (più o meno da quando è uscito) nella mia WL c'è "Splendi più che puoi" un libro da cui mi aspetto molto, ma molto di più, ma che ancora non mi sento di leggere dato il tema particolare affrontato. :(
Voi cosa ne pensate?
 
****
4/5
 
Titolo: Un uso qualunque di te
Autore: Sara Rattaro
Editore: Giunti
Pagine: 133
Prezzo: € 6,90

4 commenti:

  1. Risposte
    1. Sicuramente! La storia è intensa, anche se il finale è ampiamente prevedibile.

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  2. Io con la Rattaro ho un problema enorme: le sue storie mi piacciono, soprattutto perché tratta sempre argomenti toccanti, ma il suo stile non mi dice nulla. Tre libri letti, tutti bocciati (questo compreso) sigh!

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    1. Io ho il problema inverso (almeno credo visto che ho letto solo questo libro); lo stile mi piace, infatti ho letto tutto molto velocemente, ma la storia mi ha fatto storcere il naso.

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