Recensione: "Le lettere segrete di Jo" di Gabrielle Donnelly

Avete presente quei libri che dovete avere assolutamente, anche se li avete già letti senza comprarli?
Quando ho trovato "Le lettere segrete di Jo" in libreria pensavo che questo sarebbe stato così, che era un libro che dovevo avere.
Da piccola ho amato molto "Piccole Donne" e l'idea delle lettere lasciate da Jo mi è piaciuta subito. Leggendolo però mi sono trovata davanti ad un libro diverso da quello che mi ero immaginata scorrendo la sinossi e, anche se non sono pentita di averlo letto, col senno di poi non lo ricomprerei.
 
Mentre Emma è elettrizzata per i preparativi del matrimonio e Sophie disdegna una fila di corteggiatori per dedicarsi anima e corpo alla carriera di attrice, Lulu, la più inquieta delle sorelle, passa disordinatamente da un lavoretto all'altro, con una grande passione per la cucina, ma senza alcuna prospettiva sentimentale all'orizzonte. E che cosa succede se un giorno, in soffitta, rovistando in una vecchia valigia alla ricerca di alcune ricette, si imbatte per caso in un plico di lettere scritte nientemeno che dalla trisnonna Jo March, l'intrepida protagoniste di Piccole Donne? Nonna Jo era proprio come lei, amava passare ore scanzonate a fare pettegolezzi con le adorate sorelle, pur essendo molto diversa dalle altre. Per Lulu le lettere della nonna sono una vera illuminazione. Piene di segreti, di saggezza, di consigli meravigliosi sull'amore e sulla vita sprigionano una forza e un coraggio tali da spingerla finalmente a immaginare la sua strada.

Ho iniziato "Le lettere segrete di Jo" armata di entusiasmo e buone intenzioni. La copertina non solo è bella, ma anche estremamente calzante (cosa che ultimamente sta diventando piuttosto rara). Purtroppo però la storia non è quella che mi aspettavo.
Premetto che "Piccole donne" è un libro che ho adorato all'epoca (ebbene sì l'ho letto talmente tanto tempo fa da poter usare questa espressione), ma allo stesso tempo ricordo di aver odiato profondamente il seguito dove non ho ritrovato i personaggi a cui mi ero affezionata.
Con questo libro mi aspettavo di vedere, attraverso le lettere di Jo, i vecchi personaggi innestarsi nella vita di quelli nuovi. Arrivata alla fine del primo capitolo avevo già ben chiaro che non sarebbe andata così e che  c'è un malinteso di base perché "Le lettere segrete di Jo" non è un vero romanzo, ma piuttosto una fanfiction.
 
Ora non so quante delle persone che mi seguono sanno di cosa sto parlando, ma in breve una fanfiction è una storia dove l'autore prende personaggi che ha amato (da una serie, un libro, un programma ecc..) e li inserisce in una storia che ha inventato. La stessa Donnelly afferma che questo libro nasce dal suo amore per "Piccole Donne", cosa che traspare molto chiaramente da ogni riga del libro.
Prima di continuare ci tengo a chiarire che non ho niente in contrario alle fanfiction, ne ho lette e ne leggo tantissime e qualche anno fa ne ho anche scritte un paio. E questo non è il primo libro ad usare personaggi di altri autori, basta pensare che solo ultimamente sia la serie delle Sfumature che quella di After sono nate da questo mondo, per cui non sto criticando il libro come presa di posizione verso il genere.
 
Il punto è che tra un romanzo "originale" e una fanfiction c'è una differenza per me fondamentale; la natura dei personaggi. Nel primo sono creature nuove, originali appunto, nel secondo fanno riferimento a qualcosa inventato da qualcun altro.
Nel caso di "Le lettere segrete di Jo" bastano trenta pagine per rendersi conto che Lulu è Jo, Emma è Meg e Sophie è Amy. Non è solo una somiglianza superficiale, ma un legame più profondo, hanno lo stesso carattere, sono mosse dalle stesse dinamiche. Più o meno coscientemente la Donnelly ha preso i personaggi che amava e li ha trasportati ai giorni nostri immaginandosi come avrebbero vissuto.
Questo non vuol dire che il libro non sia ben scritto o che la storia non sia carina, perché lo è molto più del seguito originale e sono contenta di averlo letto. Come fanfiction è estremamene riuscita, ce le vedo le sorelle March a vivere le avventure di Emma, Lulu e Sophie. Io però mi aspettavo una storia originale con personaggi che avessero una vita ed una personalità indipendente da quelle di "Piccole donne".
In più alcuni dialoghi e alcune dinamiche tra le sorelle non suonano molto credibili e ciò influisce un po' sulla fluidità della narrazione.
Il finale, che per alcuni personaggi risulta troppo perbenista, mi è sembrato affrettato, come se molti elementi importanti che potevano impreziosire la trama (come l'arrivo di Liam) fossero stati ammassati infondo col solo scopo di avere un lieto fine per tutti.

Quindi per quanto questo libro abbia calmato la nostalgia per dei personaggi che mi sono molto cari, risvegliando la voglia di rileggere il romanzo della Alcott, non ha soddisfatto le aspettative. Se avessi saputo che i personaggi erano così simili agli originali avrei letto il libro, ma senza acquistarlo.
In definitiva direi che "Le lettere segrete di Jo" è una buona fanfiction con delle moderne sorelle March, ma a cui manca l'originalità e l'indipendenza necessarie per essere un romanzo a se stante.
Questo è un libro dove ritrovare le protagoniste del passato. Una storia dolce e piacevole, dove le lettere di Jo si innestano sapientemente e senza esagerar. Se "Piccole Donne" vi ha appassionato, anche questo saprà conquistarvi.
CARINO, MA...
 
 
Titolo: Le lettere segrete di Jo
Autore: Gabrielle Donnelly
Editore: Giunti
Pagine: 375
Costo: € 6,90

4 commenti:

  1. Ce l'ho in WL, non mi aspetto un capolavoro, ma prima o poi voglio leggerlo :)

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  2. Ne vale la pena. La storia è carina e nel complesso scritta abbastanza bene, sono io che avevo aspettative diverse. ;)

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  3. Io l'ho visto oggi in una baancarella di libri usati, ma non l'ho comperato perchè era rovinato.
    Lo acquisterò sicuramente!!!

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    1. È una lettura leggera e piacevole, te la consiglio vivamente!

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