Recensione: "Destinatario sconosciuto" Taylor Kressmann

In questo libro sono incappata per caso mentre navigavo sul sito di Feltrinelli e mi ha colpita subito. Alle volte è straordinario come certe


 
"Destinatario sconosciuto" è uno scambio epistolare tra due amici alle soglie del secondo conflitto mondiale: Martin, tedesco, e Max, ebreo americano.
È sorprendente come in sole 74 pagine questo libro riesca a spiegare meglio di molti altri l'antisemitismo e le basi del silenzio che avvolse l'orrore dei campi di concentramento. Forse ciò che lo rende così efficace è che "Destinatario sconosciuto" mostra quei sentimenti senza raccontarli, suscitando, almeno in me, sensazioni amare, un miscuglio di vergogna, rabbia e indignazione difficile da accettare. Però è giusto che sia così. È giusto venire toccati dal ricordo di un'atrocità che è dietro l'angolo, di sentimenti che, a ben vedere, non sono mai spariti del tutto, ed è giusto indignarsi e non dimenticare.
 
Poche pagine quelle di "Destinatario sconosciuto" ma vive ed intense, che assumono una sfumatura ben più vivida se si pensa che il contenuto si basa su lettere vere, su una storia che non solo è avvenuta, ma che in quegli anni, era il palesarsi vivido di un odio che come il veleno ha infettato e distrutto ogni cosa.
È straordinario che l'autrice, Taylor Kressmann, pubblicò per la prima volta questo racconto nel 1938, in pieno nazismo, anticipando e dando voce a sentimenti che la maggior parte della gente giustificava, ad un orrore che stava prendendo forma, ma che nessuno voleva vedere.
 
"Destinatario sconosciuto" è un libro da leggere con la testa e col cuore, perché al pari dei contenuti, anche le dinamiche che contiene sono capaci di sconvolgere, fino ad un finale che è impossibile da dimenticare.

DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE

 
Titolo: Destinatario Sconosciuto
Autore: Taylor Kressmann
Editore: BUR
Pagine: 74
Prezzo: € 5,52

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