Dracula: Capitoli 5 e 6

Ben tornati sognatori,
Oggi riprendo una delle mie rubriche creative. In questa, in particolare, capitolo dopo capitolo vi racconto Dracula di Bram Stroker, visto però con un occhio critico e irriverente.
So che sto aggiornando questa rubrica con la velocità di un bradipo morto, ma non è facile primo perché parto da un audiolibro fatto molto bene e spesso vengo trascinata dalla storia tanto da dimenticarmi di scrivere, ma soprattutto perché questa rubrica richiede tempo, mooolto tempo e ultimamente sto dando la precedenza ad altri progetti. Questi due capitoli in particolare (il 5 e il 6) mi hanno messa un po' in crisi perché essendo fatti da scambi di lettere e cronache non sapevo come parlarvene.
Be' alla fine ho trovato un modo che mi pare un buon compromesso tra il mio stile e il rispetto della trama, ma fatemi sapere voi cosa ne pensate.



Con il capitolo 5 torniamo indietro di qualche settimana e abbandoniamo il nostro "amato" Jonathan al suo destino per passare alla sua dolce metà, Mina Murray ma nutro poche speranze di guadagnarci qualcosa nello scambio.
Qui assistiamo subito ad uno scambio epistolare tra la suddetta Mina e una sua amica, Lucy Westenra, e credetemi se vi dico che non si tratta di uno scontro tra cervelli.
Le due si scambiano perle del tipo "sto esercitandomi con la stenografia così quando saremo sposati potrò battere a macchina per Jonathan" (quando si dice avere uno scopo nella vita), o ancora racconti della vita al cardio palma fatta di passeggiate e visite ai musei.



Poi però le cose si fanno interessanti quando Lucy si abbandona al gossip rivelando di aver incontrato un bel medico di 29 anni e già alla parola "medico" la mia testa si era creata un'immagine ben precisa.


Si perché medico è uguale a Grey's e quindi le mie aspettative si sono alzate a dismisura, per poi crollare subito dopo.
Il tipo infatti si occupa di dirigere un manicomio (allegria portami via), ma il colpo di grazie alla mia sete di sviluppi scandalosi lo dà la notizia che Lucy è innamorata di un certo Arthur.

Però tempo una settimana, Lucy torna ad accendere le mie speranze confidando all'amica di aver avuto non una, non due, ma tre proposte di matrimonio in un giorno.
Visto tu quell'acqua cheta...

Che poi perché tre in un giorno? Si erano dati appuntamento? C'era per caso un'offerta speciale o un premio? Tipo al terzo candidato una bambolina gonfiabile omaggio. O magari si era iscritta al gioco delle coppie senza dirlo? Se è questo il caso allora andiamo a conoscere i pretendenti.
Dietro la porta numero uno troviamo John Seward, il dottore, si quello che ha conosciuto una settimana prima che senza tanti giri di parole riceve un brutale due di picche.
Dietro la porta numero due c'è Quincey Morris, texano, che dichiarandole il suo amore l'ha fa scoppiare a piangere per lo sconforto. Scusa, Quincey anche a te tocca un due di picche. C'est la vie.
E infine dietro la porta numero tre troviamo il caro Arthur, che vince a mani basse senza neanche scomodarsi.

Ma dopo questo ottovolante di emozioni amorose, la parola passa aJohn Seward che si dice devastato a seguito del rifiuto (ed io torno a farvi notare che conosce Lucy da una settimana quindi o lei ce l'ha d'oro, o lui è un filetto ossessivo). Ma per fortuna c'è il lavoro a tirarlo su (e me lo voglio immagina'). Infatti cosa è meglio di uno psicopatico per guarire da una delusione amorosa.
Così il dottore ci parla del sig. Renfield che al ritorno da un viaggio sembra impazzito. E ora indovinate dove è stato prima di sbroccare? Ma ovviamente nella ridente Transilvania.
Renfield, 59 anni, mostra una grande forza e un'eccitabilità morbosa alternata a periodi in cui mostra idee fisse. Ergo è pericoloso.
Ma va? Meno male che me l'hai detto tu John perché io avevo già una mezza idea di invitarlo a cena!
Non contento il dottore ci racconta dei simpatici passatempi del suo paziente. Sembra che infatti ad un certo punto Renfield per tre giorni si sia messo a catturare mosche, che poi ha usato per catturare i ragni che poi ha usato per addestrare dei passeri.
Ecco com'era la vita prima che delle telenovelas.
Ma visto che la cosa non era già abbastanza morbosa, il dottore sposando la filosofia del cojo cojo io la colpa nun la vojo e con la delicatezza di un elefante in una cristalleria, ci informa che Renfield si è sentito male e ha vomitato piume di uccello. I passeri ovviamente sono spariti.
Ah Jo' la prossima volta se la devi dì, dilla terra terra che famo prima. Sti sottointesi proprio non li reggo.
In più John vede l'uomo prendere le mosche al volo (roba da rendere fieri il maestro Miyaghi) per poi mangiarsele e questo lo disgusta.
Be' allora grazie per aver condiviso questa scena eterea con noi. Sei un amico.
Ma torniamo a Mina che comincia ad essere preoccupata per Jonathan. Cioè perfino lei che è dall'altra parte del mondo ha capito che c'è qualcosa che non va. Ma allora lo vedi che è proprio Jonathan ad essere scemo!
Comunque questo capitolo si conclude con lei che ci informa che Lucy ha iniziato a soffrire di episodi di sonnambulismo più o meno nel momento in  cui è arrivato un misterioso veliero russo.
Sarà una coincidenza?
Lo scopriamo nel capitolo 6 che si apre con una ventata di ottimismo. Se come no.

Seguiamo infatti la cronaca di un giornalista locale che ci parla del suddetto veliero arrivato sulla spiaggia a seguito di una tempesta, e qui già l'ambientazione dovrebbe mettervi sul chi va là, ma se questo fosse un segnale pelo pelo troppo sottile, dovrebbe funzionare meglio il cadavere legato al timone trovato dopo che la nave si è spiaggiata. E poi dicono che sono le donne a guidare male.
La folla che trova il corpo rimane scioccata perché non sembrano esserci sopravvissuti e l'occhio acuto del giornalista rimarca due stranezze:
1- come ha fatto la nave ad arrivare al porto da sola, manco avesse impostato un Tom Tom o il pilota automatico
2- all'arrivo un cane nero è schizzato via più veloce della luce.
Ora io al posto suo mi sarei posta un altro paio di domande del tipo chi ha ucciso il timoniere e dove è finito l'equipaggio, perché la nave, oltre al cadavere è deserta che manco Mirabilandia a Dicembre. Cioè possibile che nessuno ci abbia fatto caso? Perché parliamo di un veliero, mica di un pedalò!
In più, piccola nota a margine, il cadavere è pure legato al timone per i polsi, il che, dopo anni spesi a seguire CSI, mi farebbe pensare che non è stato un suicidio.
Ma a quanto pare questi sono quisquiglie a cui nessuno presta attenzione.

Quindi ricapitoliamo: uomo morto legato al timone, equipaggio scomparso e una nave misteriosa. Vi viene in mente qualche idea? No? Vabbè vi do un altro indizio: il morto stringeva in mano un crocifisso e un rosario.
Eh! Avete capito adesso, sono scura. E si, e mo' so cazzi.
L'autopsia rivela che l'uomo è morto due giorni prima e in tasca gli ritrovano il diario di bordo.
Nel frattempo siamo arrivati al 09 Agosto e il giornalista ci racconta che la nave viene reclamata dal consolato russo e che dentro conteneva soltanto delle casse piene di terra.
Solo adesso il giornalista ci comunica che "pare" che l'equipaggio sia scomparso.
Cioè pare? Che significa che pare? Se non l'avete trovato vuol dire che non c'è o forse pensi che stiano giocando la più lunga partita di nascondino della storia?
Giusto per fugare ogni dubbio viene letto il diario di bordo che rivela che l'equipaggio era terrorizzato a causa di una superstizione non ancora identificata. Si, insomma una superstizione ufo (perdonate la battutaccia). Questa credenza parla di una figura misteriosa e dell'equipaggio scomparso uno a uno.
Oooook. Non è per niente inquietante.
Ma tu pensi, ok ora daranno fuoco alla nave e bon il libro finisce qui.
Si, come no! Ovviamente dal cadavere ritrovato e dalle sparizioni testimoniate dal diario il giornalista trae l'unica deduzione logica,  ovvero che il racconto, oscuro e lacunoso, è frutto di una mente malata.
Ah ma allora è un vizio!
Ammesso e non concesso che tu non voglia credere al racconto, ma come cavolo lo spieghi il morto? Ti rendi conto che qualcuno a quel timone deve avercelo legato, vero? Ma soprattutto dove pensi sia finito l'equipaggio. Cioè non parliamo di bambini denutriti, l'avete presente lo stereotipo del pirata?
Ma torniamo a Mina che nel frattempo è andata a trovare Lucy a Whitby e, attraverso il suo diario, ci racconta una strana serie di eventi.
Una notte, dopo essersi addormentata sul diario, si sveglia (che con l'aria che tira non è cosa da poco) e nota che l'amica non è nel suo letto. Allarmata si mette a cercarla ovunque prima in casa e poi fuori, quando "di colpo" (parole sue) si ritrova nel Crescent che manco il teletrasporto di Star Trek.
E la sua prima osservazione mi ha tolto ogni dubbio. Mina è l'anima gemella di Jonathan, la prova che Dio li fa e poi li accopp(i)a.
Infatti si stupisce che in giro non si veda nessuno. Ma mi chiedo come mai? Infondo sono solo le tre di notte e non esiste la corrente elettrica. Com'è che la gente se ne sta a casa, magari pure a dormire.
Alla fine comunque Mina trova Lucy seduta sulla sua panchina preferita, ma non è sola. Ah ah, vedi che allora si scoprono gli altarini.
Dietro di lei c'è una figura oscura e Mina non sa distinguere se si tratti di un uomo o un animale.
Ok, figlia mia fatti vedere da qualcuno perché tu hai dei seri problemi se alla tua età non sai distinguere tra l'uno e l'altro.
Lei lo descrivere come " qualcosa di lungo nero e piegato su una sagoma bianca"
Evito di fare battutacce, che sarebbe come sparare sulla croce rossa. Ma mi dite voi con quale animale può averlo confuso? Una giraffa?
Ma, cosa ancora più grave, tu che fai di notte in un luogo deserto, disarmata e pensando di poter avere a che fare con un uomo/animale potenzialmente pericoloso? Ovviamente lei gli va incontro.
E giusto per sfruttare bene l'unico vantaggio che ha, ovvero l'effetto sorpresa, si mette a chiamare Lucy a squarcia gola. La ragazza sentendola la fissa con viso pallido e, cosa per niente inquietante, con gli occhi rossi.
Si, avete capito ha gli occhi rossi, ma pensate che Mina si stranisca o si ponga almeno la questione? No o non sarebbe la degna fidanzata di Jonathan.

Intanto Lucy, senza proferire parola, corre al cimitero, luogo in cui chiunque in piena notte si sentirebbe protetto e a proprio agio, e si addormenta su una tomba. Roba che se ti sente Mastrotta gli si indippettiscono tutti i materassi.
Comunque Mina affatto stranita la sveglia per riportarla a casa e Lucy istintivamente si porta le mani al collo. Sarà un succhiotto?
No, è una ferita che la mente brillante di Mina descrive con due forellini che attribuisce al suo modo maldestro di chiudere lo scialle sulle spalle dell'amica.

E ora questa me la dovete spiegare. Io esigo che qualcuno mi illustri il processo mentale con cui si può attribuire una ferita del genere ad una spilla da balia.
Ma come ti viene in mente, dico io? Anche tu fossi  fisicamente incapace e avessi la peggior coordinazione oculo manuale della storia, come avresti fatto a fare due forellini vicini e paralleli.
Qualche giorno dopo Mina racconta un nuovo episodio singolare.
Dopo aver impedito a Lucy di uscire a causa di un nuovo attacco di sonnambulismo, alla finestra compare un pipistrello che inizia ad aggirarsi lì davanti per un bel po', prima di andare verso l'abbazia.
Cosa che se fosse successo a me avrei spruzzato una quantità di Autan tale da farlo cadere a terra imbalsamato.
Intanto i giorni passano e di Jonathan non si sa ancora niente (ah finalmente una buona notizia), mentre Lucy è sempre più pallida e debole. Mina nota che le due ferite si sono ingrandite e dice che se non miglioreranno chiamerà un medico.
Ma come non miglioreranno? Primo voglio capire come spieghi che la ferita si ingrandisca, che spilla hai usato quella della matrigna di Biancaneve? Ma poi è palese che sta peggiorando cosa devi aspettare che attacchi a spruzzare sangue come un geyser?
E con questa prova di rara sagacia e intelligenza si conclude anche questa parte, ma preparatevi perché alla stupidità umana non c'è mai fine...

Nessun commento:

Posta un commento