Recensione: "D'Ark. Il gioco dell'alfiere" di Cristina Silvestri e Mirela Minkova Georglieva

Buon inizio settimana a tutti!
Oggi vorrei parlarvi di un libro scritto a quattro mani da Cristina Silvestri e Mirela Minkova Georglieva, le cui penne hanno dato vita ad un thriller molto intrigante.

La città di Rocha è costantemente minacciata dalla malavita e dalla corruzione e il pericolo è sempre dietro l’angolo. Sembra non esserci più onestà in un mondo pieno di corruzione ma questa volta, come baluardo della giustizia sorge un vigilante, D’Ark, che cerca di aiutare la città a rialzarsi da questo baratro d’illegalità. La storia segue parallelamente la vita di due fratelli: Giorgia e Michele Mestri. Giorgia, una ragazza forte e determinata che ama il suo nuovo lavoro, parteciperà alla ricerca di un noto serial killer di nome Guignol che trascina dietro di sé le sue povere anime in una lotta senza fine. La squadra dei profiler, insieme alle forze dell’ordine, si batterà con grande dedizione per la sicurezza e per la sopravvivenza dei cittadini. Mentre suo fratello Michele, il giornalista, seguirà il caso del vigilante occupandosi di scrivere la verità su chi sia questa famosa celebrità. Aiutati dal loro intuito e dalla loro forza di volontà, entrambi si renderanno conto di quanto la realtà che li circonda sia più complicata di quanto appaia. Esiste davvero questo eroe oppure è una mera invenzione di una società senza giustizieri? Riuscirà Rocha a distinguere il bene dal male? Ciò che è reale da ciò che non lo è?

D'Ark si divide in due parti, ognuna dedicata ad un diverso protagonista. La prima si concentra su Giorgia Mestri, aspirante profiler che lavora sul caso di un serial killer, le cui vittime sembrano essere scelte a caso, mentre il secondo segue il fratello Michele Mestri giornalista implicato in alcuni intrighi politici.
Sullo sfondo di una città corrotta e invasa da una dilagante criminalità, una figura misteriosa spunta per difendere le vittime, il misterioso D'Ark.

Le due storie, seppur presentate separatamente,  si intrecciano e si completano a vicenda andando a costruire una trama articolata e complessa animata da qualche inatteso colpo di scena.
Devo dire di aver fatto inizialmente un po'di fatica ad entrare nella storia, soprattutto perché ai thriller investigativi preferisco quelli psicologici, ma superati i primi capitoli la vicenda entra nel vivo e la lettura scorre piacevolmente.
Al fascino della storia del serial killer e della vicenda seguita da Michele, si aggiunge anche quello esercitato da D'Ark misterioso vigilante che, in un modo o nell'altro, incrocia le strade dei fratelli Mestri.
Giorgia e Michele sono personaggi ben sviluppati, caratterizzati a tutto tondo sia a livello psicologico che comportamentale e ci vengono presentati direttamente dal narratore. In generale preferisco che, soprattutto la mentalità dei personaggi, sia rivelata piano piano nella storia, ma in questo caso non mi è dispiaciuto questo approccio più diretto che ci fa subito capire con chi abbiamo a che fare.
Inoltre, anche se non sono un'esperta nel genere, il libro contiene riferimenti, o meglio omaggi, al mondo dei fumetti classico, che sicuramente saranno apprezzati da chi ama questo genere, ma saranno colti senza troppe difficoltà anche dai "profani".

D'Ark è senza dubbio un bel romanzo d'esordio, reso ancor più ammirevole dal fatto che sia il risultato di una stesura a quattro mani. Essendo il primo capitolo di una serie, il finale di D'Ark lascia aperte ancora molte questioni, perché il gioco non è ancora finito.
4/5
*****
Titolo: D'Ark - Il gioco dell'alfiere
Autore: Cristina Silvestri e Mirela Minkova Georglieva 
Editore: Self publishing
Pagine: 190

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