Recensione: "The Dragonfly" di Alexandra Castles

READING CHALLENGE
Libro N° 43 - Un libro consigliato

Normalmente non leggo trilogie o saghe che non siano già complete, perché, lo sapete bene, la curiosità mi mangia! Con questo libro però ho fatto volentieri un'eccezione. The Drangonfly mi è stato segnalato (e poi inviato) e, invogliata dalla cover e dalla trama, ho accettato volentieri, nonostante sapessi che alla fine sarei rimasta in sospeso.
 
Los Angeles 2029
La popolazione mondiale è stata decimata dalla siccità e dal "Fiore Rosso", un nuovo ceppo virale con sintomi simili alla febbre emorragica. Alaska ha visto da vicino quelle escrescenze dai bordi frastagliati simili a fiori, li ha seppelliti in giardino assieme ai corpi consumati dei suoi genitori e di sua sorella Lucy. Circondata solo da morte e senza cibo, parte alla ricerca dell’unica persona che le è rimasta in vita. In un viaggio pieno di incognite conoscerà per la prima volta l’amicizia, l’amore, ma anche l’egoismo di uomini disposti a tutto. Dalla piaga del virus sorge un male altrettanto letale: Alaska rimane intrappolata in un mondo dove conta soltanto la legge del più forte e i cui abitanti sono ossessionati da progetti malvagi portati avanti con cieca dedizione. Ce la farà a sopravvivere? Riuscirà a salvare le persone che le sono entrate nel cuore? La libellula è il simbolo che la protagonista ha scelto di farsi tatuare sulla pelle, un segno di coraggio e libertà: esprime il suo proposito di rimanere se stessa e non permettere ad altri di disporre della sua vita. È un libro intrecciato di sentimenti: parla di crescita, di amicizia e di un amore più forte delle paure e delle responsabilità che ci portiamo appresso. Da leggere tutto d’un fiato. Crescere è doloroso ma necessario per sopravvivere in un mondo ostile e insidioso, e Alaska lo dovrà imparare in fretta.

Il primo capitolo di questo distopico si è dimostrato molto intrigante, capace di catturare l'attenzione fin dalle primissime pagine grazie alla fantastica ambientazione apocalittica. La storia infatti mostra un'umanità decimata da una prolungata siccità e da una strana malattia mortale che si manifesta con delle eruzioni che ricordano dei fiori rossi.
 
La trama è decisamente accattivante grazie ad un mix di generi diversi. Sicuramente l'impronta è di un urban fantasy, ma arricchito anche da una sfumatura rosa e dal mistero che circonda non solo le origini dell'epidemia, ma anche al misterioso gruppo di scienziati che si rivela interessato ad Alaska e alla sua apparente immunità al virus Fiori rossi.
Gli ingredienti per una lettura interessante quindi ci sono tutti ed infatti non nego di aver fatto le ore piccole per arrivare alla fine (dimenticandomi che era il primo capitolo di una serie e che comunque per avere tutte le risposte dovrò aspettare)!
 
I personaggi sono ben tratteggiati, soprattutto Alaska grazie alla narrazione in prima persona. Ho apprezzato che il suo personaggio sia pieno di dubbi e contraddizioni: da un lato la ragazza infatti mostra di essere forte, determinata e caparbia, dall'altro è piena delle insicurezze tipiche della sua età. Anche Alex è ben rappresentato e il suo personaggio è reso affascinante dal contrasto tra come appare e ciò che prova. Nonostante dia l'immagine di uomo deciso e freddo, i piccoli tratti narrativi inseriti con il suo pdv, ci mostrano il perenne conflitto tra dovere e sentimento che lo scuote, soprattutto riguardo ad Alaska. Sempre grazie a questi piccoli insight inoltre si ha la possibilità di capire cosa sia successo tra lui e Sam e sul segreto che ha rovinato la loro amicizia.
 
Gli altri due componenti del gruppo invece rimangono sullo sfondo e vengono poco approfonditi rispetto ai protagonisti (almeno in questo primo episodio) pur essendo ugualmente interessanti.
 
Sicuramente The Dragonfly - Fiori Rossi è un libro che vale la pena leggere e non vedo l'ora di poter aver il seguito tra le mani. Il linguaggio semplice, lo stile scorrevole e il ritmo incalzante lo rendono una lettura leggera e appassionante, perfetta per gli amanti del genere.
 
L'unica pecca, ma questo ormai lo sapete è una mia fissazione (infatti ho quasi il dubbio di diventare ripetitiva) è la tempistica dell'attrazione tra i due protagonisti. Per quanto lo sviluppo della storia sia intrigante, le prime battute tra i due mi sono sembrate un po' affrettate.
Cercherò di essere più precisa (e magari anche più chiara). Per essere una ragazza che non ha mai avuto contatto con un ragazzo della sua stessa età, Alaska viene sopraffatta fin troppo velocemente dall'attrazione per Alex e manca la titubanza, la goffagine e forse la timidezza che, date queste premesse, avrebbero reso il suo comportamento più verosimile. L'attrazione tra i due è troppo rapida e troppo palese.
A parte questo la loro storia è dolcissima ed è uno delle principali linea guida di questo primo capito, aggiungendo quel po' di pepe e istigando una continua curiosità.
 
Ovviamente essendo una serie molte domande rimangono senza risposta e davanti al lettore nel finale si apre uno scenario dove ancora tutto è possibile, quindi al momento non mi rimane che stringere i denti e aspettare che esca il seguito.
 
The Dragonfly è sicuramente un brillante libro di esordio indirizzato ad un pubblico YA che ama il genere del fantasy distopico.
 
 
 
Titolo: The Dragonfly - Fiori Rossi
Autore: Alexandra Castles
Editore: Self publishing
Pagine: 272
 

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